La vita é costituita da continui obiettivi e traguardi. Il punto di partenza è sempre il punto di arrivo; dalla fine nasce un inizio, ma non un inizio qualsiasi: un inizio più consapevole degli errori. È un percorso in salita che si coltiva giorno dopo giorno, a piccolissimi passi.
La destinazione più bella, oltre a quella prevista, è quella non programmata; da una meta nascono altri luoghi da raggiungere: se ci riflettiamo é così anche nella vita di ogni giorno. Il viaggio è scoperta, rinascita, storia di una città, di un monumento, di un edificio, di un popolo, è la scoperta di posti impensabili e sconosciuti. Robert Stevenson scrive a proposito del viaggio: “ Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della Civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo”; ed é proprio questo che ci mette in moto e ci spinge verso la conoscenza e verso il cambiamento, magari del nostro futuro.
Solo viaggiando si cresce, si matura e si acquisisce consapevolezza ; restando “nel letto di piume della Civiltà “ si resta impotenti, fragili, privi della conoscenza che è “l’arma” più potente in questo mondo.