È molto tardi e fuori piove ancora. Suona la sveglia e il sole varca la finestra, inonda la stanza. Questo bosco ha rami protesi che fanno ombre bizzarre, ti ricadono in volto quando alzi lo sguardo per vedere il mare.
Non ci sono regole o leggi, ad eccezione che tu sei la casa, il bosco, la pioggia. Sei il presto e il tardi, ti senti ombra che cade e raggio che valica.

Questo è uno spazio bianco, c’è prima della parola o del segno, esiste da sempre e nel suo essere potenziale contiene tutte le possibilità del caso. Sarà terrore, riflessione, sguardo, sarà esercizio e a volte anche pianto.

Mi chiamo Antonio e Foglio Margine è la mia rubrica. Ho pensato a due luoghi: che foglio è il vuoto, la zona creativa dove converge l’azione, e margine è il posto del rintraccio, sempre un limite, sempre una soglia.

Voglio inaugurare uno spazio dove scrivere di cinema -e affini, senza una precisa linea guida. Saranno diversi i criteri adottati di volta in volta: il comparto tecnico, la linea narrativa, uno spunto simbolico, una riflessione antropologica, persino il vaneggiamento.
Sarà un diario di viaggio, sempre pronto a mutare forma e ad accogliere spunti e inclinazioni diverse. Sarà ricettacolo di foto e poesie, illustrazioni.
Chiamerò a volte per partecipare a queste annotazioni anche altre persone, autori, artisti.

Cercherò di non pormi limiti, per questo chiedo a te che leggi di non porteli: di essere quella casa, quel bosco, un buio nuovo, un’altra luce, così come il cinema e l’arte ci insegna.
Farci foglio e margine.

“Esploratore, dici a te stesso che non è per questo che sei venuto
[…]
Ma gli scuri pini della tua mente colano sempre più a picco
E tu dormendo, affondi, affondi
In un mondo elementare;
C’è qualcosa laggiù e vuoi che venga raccontato.”
(Gwendolyn MacEwen, Scuri pini sott’acqua)

 

 

 

Antonio Scialpi
Classe '98, anima queer della festa. È appassionato di antropologia e semiotica. Adora filarsi film strani che non vede nessuno perché ha tempo da perdere. Scrive poesie, gli perdonerete l'astrusità. Lo trovate sui social come @dasbaglio. Può sembrare snob, ma è soltanto la resting bitch face.

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