57 passi.
57 articoli è un impegno. Iniziare con Ricordi un caso, forse.
Perché 57 passi? Una persona lo sa.
Intanto i passi diventano piccoli pensieri sui film, questo sul poetico Carol.
PASSO NOVE – Carol di Todd Haynes
Tratto dal secondo romanzo di Patricia Highsmith, “The Price of Salt”, Carol è ambientato nei primi anni cinquanta e lì resta, al contrario di ciò che abbiamo detto per quanto riguarda Ritratto della giovane in fiamme.
Anche qui, però, la macchina da presa vive di emozioni trattenute. Le emozioni arrivano solo in pochissimi momenti, sfumando i dialoghi con piccole e lente frasi musicali.
Le continue inquadrature attraverso vetri, non solo ci raccontano continue sospensioni e attese ma ci infondono il desiderio, sempre maggiore, che questa ostinata repressione dei sentimenti venga sconfitta.
Come per Céline Sciamma, anche qui, nel racconto di un amore tra donne, c’è un continuo soffocamento dei sentimenti che smuove gli animi di chi osserva un amore trattenersi.
Carol, forte e indipendente, tende a diventare sempre più fragile, mentre la timida Therese acquisisce maggiore sicurezza e consapevolezza di sé.
Minimalista nella scrittura e raffinato nell’immagine, Todd Haynes guida due grandi interpreti, Cate Blanchett e Rooney Mara, in una storia di emancipazione femminile.
Anche qui siamo davanti a un romanticismo nostalgico e rassegnato di un amore impossibile. Le protagoniste non scelgono il loro amore, ne diventano coscienti e lottano per esso.
Todd Haynes ci racconta la scoperta di questo amore tramite i piccoli gesti, i piccoli dettagli di tutto ciò che va oltre i dialoghi, la musica, gli elementi classici. Il quotidiano ma fuori dall’ordinario che vivono le due protagoniste.