57 passi.

57 recensioni è un impegno. Iniziare con ricordi un caso, forse.
Perché 57 passi? Lo scoprirete.
Il folgorante Ema ci ha attraversato la carne a suon di reggaeton.
Oggi torniamo un pò romantici e sognatori, andiamo a Parigi.

PASSO SETTE – MIDNIGHT IN PARIS di Woody Allen

Comprendiamo il diverso approccio del regista, di ritorno a Parigi dopo Tutti dicono I Love You, già durante i primi quattro minuti.

Woody Allen ci regala una cartolina della città europea, uno spot promozionale che racconta Parigi attraverso gli occhi di un americano in vacanza.

Midnight in Paris, pellicola di apertura del Festival di Cannes 2011, non è poi troppo dissimile dai vari Vicky Cristina BarcellonaIncontrerai l’uomo dei tuoi sogni e via discorrendo, ma in questo film il regista affronta i suoi stessi cliché.

Intellettuale insofferente, che vede il presente come una tortura e il passato come l’Età dell’Oro da cui attingere ispirazione, Gil incarna l’ideale alleniano.
Il viaggio nel tempo di Gil, protagonista, che lo porta a incontrare i suoi idoli (Scott Fitzgerald, Luis Buñuel, Pablo Picasso, Ernest Hemingway e chi più ne ha più ne metta), è il sogno dello stesso Allen, la dimostrazione finale di un’immortalità corporea e ideale allo stesso tempo che si nasconde dietro ogni suo film.

Il gioco sulla presunta Età dell’Oro, vissuta da ogni personaggio in maniera completamente diversa, Gil se ne torna alla Parigi gaudente degli anni Venti, la sua amata Adriana retrocede fino alla Belle Epoque, Gaugin agogna il Rinascimento e l’investigatore privato si ritrova ai tempi di Louis XIV, è l’escamotage sfruttato per la venatura comica.

Il regista di Io e Annie e Manhattancome è suo solito, parla di scrittori senza più vena creativa e di amori che finiscono e nascono come se tutto fosse naturale, senza sceneggiate o drammi perché è così che pensa che dovrebbe andare (la passione si spegne, le persone cambiano, e nuove scintille sono sempre pronte ad accendersi), ma lo fa con tale leggerezza che, dopo il film, acquisti la consapevolezza che ci sarà sempre tempo per te di cambiare e trovare la felicità, se non è già successo.

E se trovi tutto questo in un film, con per contorno la riflessione sull’arte, sui modelli del passato, sull’importanza dello ieri e quella del presente inteso come attimo dopo attimo, non possiamo che essere grati.

Midnight in Paris è un film da gustare senza alcuna pretesa.

 

 

Sara Greco
È cresciuta bevendo Cinema come se fosse latte, forse per questo quando la parola MILK le è passata per la testa, si è subito convinta fosse il nome giusto per questo spazio tanto sognato. Il DB d'Essai è da sempre la sua prima casa. Le piace andare in bicicletta, viaggiare in treno e leggere poesie. Ha poche cose ma le ama tutte.

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